Il nomignolo di chiocciolai per gli abitanti di San Quirico? Ebbene sì!
E così negli anni Sessanta in concomitanza con la Festa del Barbarossa – insieme al piatto tipico per eccellenza, ovvero i pici (al sugo di carne) – si svolgeva anche la sagra delle chiocciole.
Come riporta il quotidiano La Nazione (1 giugno 1967) – come ha portato alla luce il libro “Il Barbarossa – Cronache e protagonisti di una festa” – al sindaco Carlo Sorbellini viene chiesto il perché dei piatti con le chiocciole: “i sanquirichesi – risponde -, sono conosciuti con il nomignolo di chiocciolai e noi abbiamo deciso di fare la festa delle chiocciole”.
E così ospiti istituzionali, turisti e pubblico del Barbarossa, in quei giorni potevano gustare un piatto tipico, gustoso, piccantino, accompagnato dal vino rosso delle colline della Val d’Orcia. Già al tempo, insomma, San Quirico d’Orcia coniugava turismo, enogastronomia e rievocazione storica.
Ancora oggi a San Quirico si possono gustare le chiocciole con quel sugo tradizionale e piccantino, in qualche ristorante e nelle taverne dei Quartieri del Barbarossa.